IL BLOG DI TATIYAK

Il kayak è diventato la nostra grande passione, quella che ci appaga al punto da abbandonare tutte le altre per dedicarci quasi esclusivamente alla navigazione.
In kayak solchiamo mari, silenzi, orizzonti ed incontriamo nuovi amici in ogni dove...
Così abbiamo scoperto che la terra vista dal mare... è molto più bella!
Tatiana e Mauro

Le nostre pagine Facebook: Tatiana Cappucci - Mauro Ferro
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30 ottobre 2013

Over 100,000 visits!

Dopo quasi 4 anni di attività di questo blog abbiamo superato da poco le 100.000 visite, ed arriviamo quasi a 150.000 se aggiungiamo anche quelle dei blog dedicati ai singoli viaggi.
Non sappiamo se nel mondo evanescente di Internet dedicato al kayak da mare questi numeri siano grandi oppure piccoli.
Tuttavia noi lo consideriamo un importante risultato e per questo scriviamo queste poche parole per ringraziarvi tutti.

Grazie dal profondo del cuore per seguirci tanto assiduamente.

Tatiana e Mauro


After almost 4 years of this blog activity we have just passed the 100,000 visits, and reach almost 150,000 if we add those of the other blogs dedicated to individual trips.
We don't know if in the Internet vanishing world dedicated to sea kayaking, these numbers are large or small.
However, we consider it an important result. For this reason we write these few words to thank you all.

Thank you from the depth of our hearts for so assiduously following us.

Tatiana and Mauro

29 ottobre 2013

Week-end on the Garda Lake...

Il Garda è il lago dei cipressi, dei castelli e delle limonaie. E degli alberghi.
E' il più grande dei grandi laghi del nord Italia, forse anche il più bello, sebbene il mio preferito sia il Lago di Como. E' un lago talmente ampio nella sua parte meridionale da sembrare un mare...
Il primo giorno splendeva un bel sole pieno e caldo che ha reso molto piacevole la pagaiata: abbiamo lasciato l'ombra del versante orientale per rincorrere la luce che inondava quello occidentale, navigando prima verso nord e poi verso sud in un libero fluire di chiacchiere e risate...
Il secondo giorno, invece, una fitta nebbia ha accompagnato la navigazione verso le secche del Vo.
Il paesaggio lacustre è diventato suggestivo, quasi impalpabile, e sembrava di pagaiare nel vuoto...
Ma il vuoto era dentro di noi: presto la fame si è fatta sentire e siamo sbarcati sotto un uliveto per rifocillarci... il rientro nel primo pomeriggio ha facilitato il ritorno a casa, salvo qualche intoppo in autostrada, ed il ricordo del gruppo colorato e vociante ci ha accompagnato ancora a lungo...

Una partenza promettente...
Limonai e cipressi...
Vele al vento...
Il castello di Lazise...
Polpiyak è ancora al suo posto, la girandolina non più...
Obiettivo raggiunto!
I più bei colori per la più bella barca...
Meritato riposo...
Abbigliamento disparato...
La nostra guida di sempre: Luciano Belloni!
Garda lake is a lake surrounded of cypresses, castles and lemon trees. And hotels, of course.
It is the greatest of the great lakes of the north Italy,maybe the most beautiful, although mine preferred remain the Como Lake for different reasons. It is a so ample lake in its southern part that it seems a sea...
The weather forecast for the first day was quite good: we left the shadow of the oriental shore to paddle towards the light of the western shore...
The second day, instead, a thick fog was with us till the shoals called Vo.
The lake become suggestive, almost impalpable, and it seems to paddle in the middle of nothing...
A good rest for lunch and a calm return to the base... than a long come back home with a strong memory of the coloured and ahouting group leading by Luciano Belloni...

25 ottobre 2013

Ponza mon amour

Il tempo a volte è bizzarro, si dilata come un palloncino in cui soffi i tuoi sogni e rallenta fin quasi a fermarsi.
Il tempo del viaggio a Ponza si è concluso per me soltanto ieri. Ho finalmente recuperato il kayak!

Nel kayak entra sempre tutto... e oltre il punta piedi c'è un sacco di spazio!

Ero scesa in auto con Guido e dopo il periplo delle Isole Ponziane mi sono trattenuta qualche giorno a Napoli, mia città d'elezione. L'amico milanese, invece, è risalito solo soletto verso le brume padane. Con due kayak sul tetto, il suo ed il mio, e due pagaie nell'abitacolo, la sua e la mia: il kayak l'ho ritirato giusto ieri, la pagaia gliel'ho lasciata... dimenticata a Milano, poveretta!

Finalmente si parte: si fuma, si ride e si prende il mare!

Così oggi ho trascorso buona parte della mattinata a dare aria alla tenda e al sacco a pelo, a lavare il vestiario rimasto chiuso due settimane nelle sacche stagne, a riporre la cambusa avanzata, a sistemare l'attrezzatura... sperando in una schiarita tra le piogge che ormai da giorni bagnano il nord-est...

Il mio gioco preferito: impilare pietre in ogni angolo del Mediterraneo!

Ho impiegato quasi due ore a lavare a mano lo storm-cag: sul traghetto s'era completamente annerito di grasso ed olio mentre cercavo disperatamente di dormire sul ponte esterno (sotto una pioggerella autunnale) per contenere il mio solito mal di mare... è tornato pulito, di un bel rosso brillante!
L'occasione è stata doppiamente proficua: ho ripulito la giacca e ho ripercorso ad occhi aperti tutte le tappe del nostro fortunato viaggio a Ponza!

Il gruppo in sosta prima della traversata da Ponza a Palmarola...

Dodici amici provenienti da ogni dove: Milano, Napoli, Salerno, Pescara e Roma. Dodici kayak diversi, vecchi e nuovi, e dodici diverse andature. Dodici esigenze differenti, a terra ed in mare, ma una sola passione per la pagaia e la vita all'aria aperta.
L'esperienza di un viaggio in kayak avvicina: gli uni agli altri e tutti al mare. Si è piccoli di fronte all'immensità dell'orizzonte, poveri di fronte alla ricchezza della natura, nudi di fronte alla grandezza della vita. Non si può fingere, non più, non ci si può nascondere: dubbi e timori si stemperano raccontandosi ed unendosi al gruppo... il mare completa l'opera!

... finiscono sempre per innamorarsi tutti del Baidarka!

Nell'attesa di alcuni ritardatari dedichiamo il venerdì a visitare il porticciolo di Ponza e a perlustrare le belle anse vicine, le antiche vasche romane scavate nel tufo, le grotte nascoste sotto le scogliere rocciose, i curiosi faraglioni che incoronano l'ingresso del porto... l'acqua è così calda e trasparente che non ricordo neanche più quante capriole c'ho fatto dentro!

... ma le esplorazioni più azzardate si fanno ciascuno in sella alla propria barca!

Quando il sabato finalmente ci riuniamo, concordiamo di tentare la traversata verso Palmarola.
La lavatrice sotto il faro di Punta della Guardia ci emoziona tantissimo ma non ci dissuade dal raggiungere l'isola minore: dopo una pausa ristoratrice alla baia della Necropoli, alle porte di Chiaia di Luna, ci avventuriamo in mare aperto, con una bella corrente al giardinetto che ci impone più volte di correggere la rotta...

Grazie alla guida esperta di Emanuele ci siamo avventurati dove non sembrava possibile...

Una breve sosta a Cala Brigantina precede lo sbarco alla spiaggia del Porto di Palmarola, in un tramonto silenzioso e caldo che tutti apprezzano molto. La serata sotto le stelle è allietata come sempre dalle chiacchiere e dalle pietanze che si scaldano sui vari fornellini da campo. Non c'è neanche bisogno di montare le tende e la luna ci tiene compagnia quasi fino all'alba...

Per non saltarne nessuna basta seguire Lorenzo, il cacciatore di grotte!

Prima di riprendere il mare ci arrampichiamo su per il sentiero che porta alle caratteristiche casupole ricavate nella parete rocciosa e più su fino alla sella tra La Forcina ed il Monte Tramontana: da lassù si gode una splendida visuale sull'isola di Ponza, illuminata dai primi raggi del sole, su un mare d'argento diventato piatto come una tavola...

Uno dei tanti spettacolari profili di Palmarola: la Cattedrale!

Di nuovo in mare, la giornata si riempie di nuove emozioni.
La Cattedrale è un luogo unico nel Mediterraneo: i basalti colonnari si elevano al cielo e creano un gioco di luci ed ombre che ogni volta mi lascia a bocca aperta. Il nome non può essere più appropriato.
I faraglioni policromi del versante orientale dell'isola fanno venir meno la voglia di traversare nuovamente su Ponza, che però lancia da lontano il suo inconfondibile richiamo...

Lucia è stata senza alcun dubbio la più coraggiosa di tutti!

Stefania ed Emanuele ci attendono a Chiaia di Luna e con loro proseguiamo il periplo dell'isola, passando per le famose Piscine, per la Cantina, per la Grotta del Corallo... Prima di scapolare ci godiamo un tramonto infuocato su Palmarola proprio quando l'orizzonte viene solcato da un veliero a cinque alberi che sembra uscito da un romanzo di pirati...

Claudio e Ponza nel loro massimo splendore!

Infiliamo il canale tra Ponza e Gavi che è ormai l'imbrunire: il gruppo procede poco compatto ma le fitte chiacchiere notturne tengono unite le coppie che spontaneamente si sono create in navigazione. Sbarchiamo che è ormai buio ma null'altro dobbiamo fare se non sederci ad una lunga tavolata imbandita: gustiamo linguine allo scoglio ed impepata di cozze, un ricevimento indimenticabile che il gestore del resort del Frontone ha preparato apposta per noi... un fuori programma fuori stagione!

Non m'era ancora mai capitato: un viaggio col 50% di presenze femminili, un record!!!

Il lunedì arriva luminoso e pigro: lezione collettiva di yoga sul patio di legno, sotto le fronde umide delle tamerici, colazione in riva al mare con cornetti caldi al cioccolato e vari esercizi di rolling nell'acqua bassa e pulita... che però presto si riempie di meduse Pelagia Nocticula, urticanti e fastidiose... ma anche di qualche esemplare di Velella Velella che, aveva ragione l'amico Riccardo, non sono meduse ma colonie di polipi blu, attaccati ad un galleggiante chitinoso munito di una "veletta" che percorre  il mare seguendo il vento!

Chissà poi perché ridiamo sempre tutti!?!

Il nostro viaggio non è ancora finito: il traghetto del ritorno inghiotte i dodici kayak e sulla coperta proseguono le chiacchiere e le risate. Ci raccontiamo quel che ci è piaciuto, quel che abbiamo imparato e quel che vogliamo migliorare: ci diamo un nuovo appuntamento in mare e tutti speriamo che il tempo trascorra veloce fino alla prossima uscita in kayak!
Il tempo a volte è bizzarro, a momenti rallenta e a tratti corre via veloce...

10 ottobre 2013

Next stop: Ponza!

Sono di nuovo in partenza, stavolta per raggiungere Ponza.
Le previsioni meteo non sono incoraggianti ma sono convinta che la buona stella del canoista intrepido sarà con noi anche per queste breve viaggio in campeggio nautico intorno alle Isole Ponziane.
Ho sempre detto che Ponza è una delle più belle isole del Mediterraneo: in buona compagnia sarà ancora più bella!


I'm going to paddle again, this time leading a group of Italian sea kayakers around Ponza.
Ponza is one of the most beautiful island in the Mediterranea Sea: little just 20 nautical miles, surronded by three even more little islands, Palmarola, Zannone e Gavi.
We will be there till next Monday and we hope in a mild weather, despite the latest forecasts...

08 ottobre 2013

Special people...

L'estate è arrivata con grande ritardo, l'autunno invece è stato puntualissimo!
Le previsioni per il passato fine settimana erano poco incoraggianti ma nessuno è mancato all'appuntamento: i quattro partecipanti al corso avanzato non sono sembrati minimamente infastiditi dal cattivo tempo.
Mauro ed io abbiamo impiegato poco per capire che si trattava di persone molto particolari...


Lo scambio delle prime battute ci ha permesso di conoscerci meglio: è stato subito chiaro che il corso sarebbe stato molto intenso... e divertente... e arricchito dalle esperienze che ognuno ha portato con se, dalla subacquea alla vela alla discesa fluviale! Grande attenzione in acqua, domande sempre pertinenti, esercizi ripetuti con lo spirito migliore: capire, provare, migliorare. Ed imparare ad amare il kayak d'amare!


Bruno ha cominciato a pagaiare da un anno appena ma sembra non voler più smettere: sul suo nuovo kayak ha già acquistato una buona padronanza e non tarderemo a ritrovarlo in piscina per i corsi di rolling.
Ascar ha avuto esperienze fluviali ma ha subito confessato di prediligere la lenta immersione nella natura con il kayak da mare: era la sua prima volta ma sembrava aver sempre pagaiato con una groenlandese.
Tomaso ha voluto sperimentare anche il campeggio nautico e ci ha fatto trascorrere una piacevolissima serata sulle rive del lago a chiacchierare di ogni singolo pezzo dell'attrezzatura...


Poi c'era Denyse. Una donna eccezionale che volevo conoscere da tempo.
Ci siamo 'scoperte' via mail diversi mesi fa ma non avevamo ancora avuto occasione di incontrarci di persona. In casi del genere può nascere una simpatia telematica che non sempre riesce a tradursi in affinità epidermica: le aspettative non sono andate deluse e ci siamo già date appuntamento a Zurigo per nuovi incontri in kayak e non solo. Denyse è, tra le tante altre cose, anche una blogger che merita di essere seguita con attenzione: http://seekajakenmithandicap.wordpress.com/


L'occasione migliore per scattare una foto di gruppo è stata la pausa pranzo.
La domenica siamo rimasti in ammollo per buona parte della mattinata: Bruno e Tomaso si sono cimentati con i salvataggi e gli autosalvataggi con un trasporto tale che temevo non sarebbero più voluti uscire dall'acqua. Nonostante la pioggia  i sorrisi hanno illuminato i nostri visi per tutta la giornata...


E' stato per me uno dei corsi più belli di sempre, stimolante, impegnativo ed appagante.
Ho lavorato in acqua (fuori e dentro l'acqua) con persone curiose, intelligenti, attente ed appassionate.
Come mi ha poi scritto Tomaso, anche quando siamo tornati a maneggiare mouse e tastiera il cuore è rimasto aggrappato al legno della groenlandese...

01 ottobre 2013

Short paddle, long day

Difficile capacitarsi di quanto siano puntuali le stagioni in Svizzera, non sgarrano neanche di pochi giorni e l'autunno non si è fatto attendere!
Il cielo non lasciava presagire niente di buono: una pioggerella fina fina cadeva da qualche ora e ci teneva incollati alle comode poltroncine del bar sul lago. Le chiacchiere fitte fitte hanno accompagnato il cappuccino della prima colazione e poi il caffè della seconda colazione e poi anche qualche dolciume.  Faticoso pensare di salire in kayak... Ma una vocina piano piano si è fatta largo tra le pieghe della pigrizia mattutina e quando stava quasi per scoccare mezzodì ci siamo decisi: muta semistagna, calzari invernali, cappello da pioggia e... ha smesso di piovere!
Anche le nuvole basse si sono ritirate durante la brevissima pagaiata nel mio angolo preferito del Lago di Lugano, una piccola ansa ricavata tra i giardini lussureggianti delle ville principesche che contornano lo specchi d'acqua a Ponte Tresa: sono sempre tutte chiuse, non vediamo mai nessuno passeggiare tra le siepi fiorite o le statue di marmo, nessuno che occhieggia da dietro le vetrate dei piani bassi, neanche quando in kayak scivoliamo sulla riva... Non se le gode nessuno, le ville immerse nella calma irreale di questo spicchio di lago. Solo noi. In ogni stagione.
E scoviamo tesori sempre nuovi!

Silent paddle...
Summer is not finished yet!
Il pomeriggio trascorso a completare puzzle con Nina è stato uno dei più piacevoli di sempre...
The sky was grey: nothing good from that Sunday morning. The weather was perfect for an ideal day of middle Autumn... We spent the big part of the morning on the caffè, comfortably sitting on the sofa drinking cappuccino and eating cakes... Difficult to realize that in Switzerland also the season went off bang on time! Hard decision go for a paddling... But a little voice was stronger than the early-morning idleness and almost at midday we finally were ready: semi-dry suite, winter shoes, rain hat and... the rain stopped!
So we had a short dry time to explore our my favorite angle of the Lugano Lake, a small handle drawn among the luxuriant gardens of the princely villas on the shore: we never see anybody walk between the hedges and the sculptures, anybody behind the glass door, even when we paddle so near... We usually paddle there and it seems we are the only one to appreciate all that beauty!