IL BLOG DI TATIYAK

Il kayak è diventato la nostra grande passione, quella che ci appaga al punto da abbandonare tutte le altre per dedicarci quasi esclusivamente alla navigazione.
In kayak solchiamo mari, silenzi, orizzonti ed incontriamo nuovi amici in ogni dove...
Così abbiamo scoperto che la terra vista dal mare... è molto più bella!
Tatiana e Mauro

Le nostre pagine Facebook: Tatiana Cappucci - Mauro Ferro
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27 febbraio 2016

BCU Level 3 Coach training: session 6 mentoring others...

Ci siamo incontrati di nuovo, Eva-Lotta Backman, Trenk Muller ed io.
Dopo la settimana trascorsa a Helsinki nel settembre dello scorso anno, stavolta ci siamo dati appuntamento al caldo, a Napoli, nel golfo di Marin d'Aequa di Seiano, un piccolo angolo di paradiso incastonato nella costiera sorrentina.
Lee Polley, il mentore inglese che ci aveva seguito durante quelle splendide giornate finlandesi, aveva detto con convinzione a tutti e tre: "non c'è motivo per cui non possiate farvi da mentore l'uno l'altro". Abbiamo seguito il suo consiglio ed abbiamo capito che per diventare un buon insegnante bisogna anche imparare ad essere un buon mentore: oltre a sapere come impostare la lezione, come scegliere il metodo didattico più adeguato, come rispondere alle esigenze di allievi sempre diversi, è anche molto importante sapere osservare, prendere appunti e dare consigli appropriati, il tutto combinato con un certo tatto ed una buona dose di fiducia reciproca. Potremmo chiedere alla BCU di diventare Level 3 Mentor, invece che Level 3 Coach!
Grazie alla collaborazione di Mariella Di Nocera, che ci ha messo a disposizione tre kayak dell'associazione Positiano Sea Kayak, grazie alla calorosa ospitalità della Lega Navale di Vico Equense, che ci ha aperto l'accogliente sede proprio a due passi dal mare, e grazie soprattutto alla presenza di ben otto "allievi sperimentali volontari" che ci hanno raggiunto da Salerno, Portici, Roma e persino da Palermo, abbiamo potuto organizzare un incontro davvero speciale.
"Bentornata al sole", mi hanno subito detto gli amici del posto: avere vissuto dieci anni a Napoli ed avere imparato a pagaiare proprio a Posillipo, mi ha legato a questo mare a doppio filo, con un misto di nostalgia malinconica e di entusiasmo fanciullesco che esplodono ogni volta che torno da quelle parti. Tutto contribuisce a farmi sentire a casa, la luce, il disordine, l'inflessione dialettale, i biscotti all'amarena, la bellezza diffusa. Aspettavo da tempo l'occasione di tornare a pagaiare ai piedi del Vesuvio!
Sotto un bel cielo terso ed avvolti da una prematura aria primaverile, ci siamo sbizzarriti tra appoggi alti e salvataggi, timoni di prua e traini,  timoni di poppa e virate in movimento, inclinazione dello scafo e spostamenti laterali, assetto del kayak e pagaiate nel vento. Siamo stati impegnati in acqua dalle 10 del mattino alle 5 del pomeriggio e dopo ogni ora di lezione abbiamo dedicato una buona mezz'ora ai feedback. L'unico argomento di conversazione a colazione, pranzo e cena, in un confronto continuo e costruttivo, è stato il kayak, anzi come insegnare il kayak, e come insegnare ad insegnare!
L'incontro a tre con Eva-Lotta e Trenk è stato davvero molto proficuo: insegnare e al tempo stesso osservare altri insegnanti è stata un'esperienza bellissima, che come sempre ci ha permesso sia di rafforzare le nostre competenze tecniche e didattiche che di rinsaldare il nostro legame affettivo e la nostra straordinaria amicizia internazionale. Crescere insieme come insegnanti, colleghi ed amici è un'occasione unica che mi sento davvero fortunata a poter cogliere... e ogni volta è un'emozione speciale. Il kayak rende tutto speciale!

First briefing on the first morning in Marina d'Aequa
Positano sea kayak for a Finnish paddler!
Happy mentor at work
More coaches on the water!
Warm-up session under the Vesuvio volcano...
Dry session on the beach to link rescues and high recovering
Warm weather, warm temperature, warm water
The marvellous view of Naples' gulf
De-briefing with the unknown students
We now have a little collection of this kind of pictures: we three all together!
It happened again: Eva-Lotta Backman, Trenk Muller and myself were all together once again.
We've met each other last September in Helsinki when we organized three mentoring days with Lee Polley, our mentor for the Level 3 Coach training since then. At the end of that priceless experience, Lee said us: "there is no reason why you can't continue to support each other". We easily followed his suggestion and we immediately realized that to become a good coach is also necessary to become a good mentor: you have to organize your coaching session and change your coaching style depending on your students on one side, and on the other side you also need to observe your collegue coaching, to write down usefull notes and spend time (and energy) to give feedback. It works only if you have both patience and confidence, a good balance in between direct message and personal knowledge, something mid way from teacher and psicologist. We could now ask to the BCU to become Level 3 Mentors rather than Level 3 Coaches!
We so decided to organized a new meeting for coaching unknown students and mentoring each others: this time we've choosen a warmer place in South Italy, near Naples, in the little and wonderful bay of Marina d'Aequa in Seiano, one of the best rocky coastline where to paddle along the Costiera Sorrentina.
Thanks to the support of Mariella di Nocera, owner of the Positano Sea Kayak center, who provided us with three plastic kayaks, thanks to the hospitality of the local sailing center Lega Navale Vico Equense, that is just on the sea side, and above all thanks to the eight fantastic "esperimental students", who has arrived from Salerno, Portici and Palermo - Sicily, we were able to organized a special meeting in a special place with special people: the eight unknown students were simply fantastic and they've made everything possible!
"Welcome to the sun land", a friend of mine said to me as soon as I've arrived in Naples. I lived 10 years in the center of city and I've started paddling alongside the Posillipo coast-line. I have always had a special feeling with this magical town, a mix of melancholy and love, and it came back to me every time I came back to Naples. It's maybe the light, the disorder, the dialect, the black cherry biscuit, the widespread beauty... I was waiting since ages to paddle again under the Vesuvio active volcano! 
Under a bright blue sky and in an early spring temperatur, we have worked for two long days on rescues and high recovering, on towing and bow rudder, on edging and moving sideways, on turning and stern rudder, on trim and paddling in the wind. We've run coaching sessions from 10 a.m. to 5 p.m. and after every single hour spent in coaching and mentoring, we've also spent half an hour discussing and offering feedback one to each other. Sea kayak was the only subject of all the conversations we had from breakfast to dinner and the entire week-end was a great experience!
We've had one more chance to have a comparison in three (and more) different coaching styles. We three, Trenk, Eva-Lotta and myself, are going ahead both in our training and in our friendship, and this is something really amazing.
I'm more than a lucky coach: thanks to kayak I'm also a lucky person who is living a lucky life!

20 febbraio 2016

Viaggiare in kayak da mare: il libro scritto da Danilo Tulone e Silvio Maria Costa

E' arrivato! Finalmente, dopo giorni di attesa, abbiamo ritirato dalla cassetta postale il libro che da tanto speravamo di ricevere! L'abbiamo letto con avidità, partendo dalla bellissima dedica: "A Mauro e Tatiana, instancabili viaggiatori e amanti perduti del kayak...".
"Viaggiare in kayak da mare" è il titolo del libro scritto a quattro mani dai due amici siciliani Danilo Tulone e Silvio Mario Costa, appassionati pagaiatori di vecchia data che insieme hanno navigato in Sicilia e altrove, e che hanno sempre scritto dei loro viaggi per poter condividere l'esperienza, prima sul sito "Gironavigando" e adesso nel libro...
La quarta di copertina spiega bene l'obiettivo editoriale: stuzzicare la voglia di andare in kayak!

L'onda lunga del mare sulla copertina di "Viaggiare in kayak da mare"
Il racconto fotografico che arricchisce il volume...
Una delle illustrazioni dei capitoli conclusivi
La suggestiva foto al tramonto sulla quarta di copertina
E la voglia sale sin dalle prime pagine: tante fotografie arricchiscono il resoconto dei vari viaggi in kayak, organizzati lungo le coste di Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia ionica. In appendice sono stati inseriti diversi paragrafi sulla storia del kayak, sul campeggio nautico e sull'attrezzatura necessaria, oltre che alcune nozioni basilari sulla navigazione in kayak.
I racconti sono coinvolgenti e a tratti esilaranti, come spesso accade durante un viaggio in kayak. I due amici hanno esplorato la costa e incontrato personaggi curiosi: "Di Sapri vennu! Cu lu caik!", urla un tipo sulla spiaggia, prima di invitarli a dormire nel suo campeggio...
Il prezzo di copertina è contenuto: il libro vale molto di più!
Per informazioni e ordini, consultate il sito dell'editore oppure il sito degli autori "Gironavigando", oppure cliccate sul Amazon o sul sito IBS o ancora scrivete una mail a Tatiyak@tatianacappucci.it
E buona lettura!

17 febbraio 2016

Newsletter di febbraio - marzo 2016

E' in linea la Newsletter di Tatiyak di febbraio e marzo 2016.
L'immagine perde la corretta impaginazione ma il testo, come tutti quelli delle newsletter precedenti, può essere letto nella pagina dedicata alle newsletter seguendo questo link.

La newsletter di Tatiyak di febbraio - marzo 2016
In questa newsletter bimestrale parliamo del prossimo Symposium Internazionale Laguna di Venezia, che si svolgerà dal 2 al 5 giugno sull'isola di Ca' Roman a Chioggia, del nuovo volume pubblicato da Harvey Golden sui kayak tradizionali dell'Alaska e dello strepitoso viaggio intrapreso da due amici tedeschi lungo le isole dei Caraibi!

15 febbraio 2016

Decennale di Sullacqua: una grande festa!

Sullacqua compie 10 anni!
L'associazione di kayak da mare del Lago Ceresio (e dei laghi limitrofi) ha riunito nel tempo i tanti appassionati di pagaia che gravitano intorno ai laghi lombardi pre-alpini. Per l'occasione ha organizzato una festa indimenticabile nella suggestiva cornice della Badia di Ganna e ha intrattenuto i tanti partecipanti con vin brulè, proiezioni video, punch al mandarino, esposizioni fotografiche, liquori di liquirizia, presentazioni varie, assaggi di nocino, premiazioni inattese, bottigline di cedrina, canzoni dal vivo e tanto intrattenimento... i liquori sono stai il tema trainante dell'intera serata, anche durante la cena a base di polenta, e la presenza di tre generazioni di canoisti lascia ben sperare per il futuro della nostra amata associazione locale: lunga vita a Sullacqua!

La folla assiepata nella sala...
La ricca mostra fotografica
Presentazione di video e filmati vari...
I decani del kayak da mare!
La nuova generazione tutta al femminile!
La cena conviviale
A ricordo di una splendida serata!
Sullacqua is 10 years old now!
The local sea kayak association was born on the Lake Ceresio to become a gathering center for the many enthusiastic paddlers who lives around the Northern lakes in Italian Pre-Alps.
To celebrate the event, Sullacqua members have organized an unforgettable party in the suggestive old monaster Badia di Ganna. The evening was full of vin brulè, videos, fruit punch, pictures, licorice liquor, talk, walnut liquor, unexpected rewards,lemon verbena, songs and entertainment... Drinks were the must of the night, expecially during the dinner based on polenta!

Three generations of paddlers gave us the deep feeling to be able to come back very soon for another special party to celebrate our beloved local association!

07 febbraio 2016

The coldest gathering of the year... in a Spring sunny Sunday!

Oggi è la prima giornata di pioggia dell'inverno. Un inverno così secco che il Lago Maggiore è sceso di oltre un metro sotto il livello minimo ed il fiume Ticino è praticamente in secca.
Oggi è anche la prima domenica dell'inverno che restiamo a casa e non usciamo in kayak. Non tanto per la pioggia: quando piove, ci limitiamo a dire "acqua sopra, acqua sotto" e andiamo in kayak lo stesso. Oggi non usciamo per colpa di un potente raffreddore, il mio, riportato a casa da Jersey. O forse da Lago di Como. O forse no, chissà.
Ecco, il Lago di Como. Ogni anno, durante i giorni più freddi dell'anno, chiamati a proposito i giorni della merla, Luciano Belloni organizza il Raduno più freddo dell'anno, nel punto più freddo del lago più freddo d'Italia, il Lago di Mezzola, sull'alto Lago di Como.
Quest'anno sembrava primavera! Quindi il raffreddore me lo devo essere preso altrove.
Le temperature sono state miti, il sole ci ha accompagnato per buona parte della giornata, l'escursione è stata piacevole e ridanciana (come la cena della sera prima al ristornate del posto, dove i pizzoccheri innaffiati di grappa hanno prodotto effetti insperati!): la pausa pranzo ha riservato talmente tante sorprese culinarie, tutte comprese tra il dessert e il liquore, che risalire in kayak è stato davvero... pesante.
Il gruppo dei 34 partecipanti ha vinto il primo premio "Sparpagliati dell'Anno", istituito per l'occasione, ma anche quello per la maggiore presenza femminile: ben 10 signore di pagaia hanno allietato la domenica di gennaio più calda di tutti i Raduni della Merla!

The slipway at Gera Lario, on the north-west side of Lake Como
My new bright windmill and the 34 paddlers group
Luciano Belloni in the middle in the sunshine
Mauro and his Voyager at the entrance of Mezzola Lake
Marco and his Voyager near the fresh natural waterfall on the west side of Mezzola Lake
Two Voyagers bow to bow
The long white sandy beach chosen for the lunch break
A short walk to the peculiar little Medieval church of Saint Fedelino
A great Sunday luncheon!
10 smiling women 10
Today is the first rainy Sunday of the entire winter, here in Italy. This is very unusual dry winter: the Lake Maggiore is more than 1 meter above his low level and the Ticino River is nearly to be arid.
Today is also the first winter Sunday we don't go out for paddling. Not because of the rain: when it rains, we usually say "water upper, water under, what's the matter" and we go paddling anyway. Today we decided to stay at home because of my strong cold (I've catched it in Jersey maybe, maybe on Lake Como. Maybe not, who knows).
Last Sunday we were on Como Lake. Every year, during the coldest days of the year, the last three days of January, our great friend Luciano Belloni is persisting in organizing the coldest gathering of the year, in the coldest part of the coldest lake of Italy, the Lake Mezzola, north to Lake Como.
Last Sunday it seemed to be Spring time! This means that I've catched my cold somewhere else.

Warm temperatures, timid sun for most part of the day, good company, lots of chats and laughs (as well as the night before, during the dinner at the local well-known restaurant!): during the lunch break, so many sweets and liqueurs have appeared from evey single hatch, that start paddling again was pretty... hard.
The 34 paddlers group has gain the first invented prize "Scattered of the Year" but also the first serious prize for the female presence: 10 young women have honoured the warmest January gatherings ever organized!

03 febbraio 2016

Jersey: una settimana speciale per il mio "BCU 4 Star Provider process"!

Lo scorso novembre ho ricevuto una bella e-mail da Giuseppe, uno degli allievi dei corsi 3 stelle BCU organizzati da Tatiyak nel corso del 2015: mi chiedeva consiglio per seguire un corso 4 stelle in acque inglesi, così da poter fare esperienza sulle tidal race. Gli ho suggerito l'isola di Jersey e gli ho chiesto se poteva scegliere delle date contigue a quelle già previste per un esame 4 stelle a cui stavo pensando di partecipare in qualità di "osservatore", organizzato a fine gennaio da Derek Hairon, il titolare di Jersey Kayak Adventure.
E' stato così quasi per caso che mi sono trovata a passare un'intera settimana a Jersey!

L'accoglienza all'arrivo nel piccolo aeroporto di Jersey 
La straordinaria bassa marea sul versante occidentale dell'isola...
La vista dalla Seymour Tower sul Violet Bank, all'estermità sud-orientale di Jersey
Nel mese di marzo dello scorso anno, mentre ero ancora in Galles, ho seguito due giorni di corso per diventare BCU 4 Star Provider e per poter così svolgere in autonomia i corsi e gli esami 4 stelle BCU. Il percorso è lungo e complesso: bisogna assistere ad una nutrita serie di "training & assessment", poi raccogliere un certo numero di firme da parte di diversi insegnanti ed infine completare il proprio "portfolio" con tutti i dettagli sui vari corsi seguiti in qualità di "observer, supporter, co-deliver".
Insomma, andare a Jersey significava per me "collezionare" altre firme e prendere parte a ben due nuove esperienze didattiche in un'isola sconosciuta, prima l'esame 4 stelle e poi, grazie alla coincidenza creata da Giuseppe, anche al successivo corso 4 stelle. Un'occasione da non perdere!

Derek introduce la prima delle due giornate di esame ai quattro candidati provenienti dall'Isola di Man
Derek e Phil si confrontano continuamente durante le diverse prove d'esame...
Salvataggi, auto-salvataggi e traini nelle morbide tidal race del secondo giorno d'esame
Derek mi ha subito coinvolto nell'organizzazione dell'esame e mi ha chiesto di elaborare un questionario bilingue da sottoporre agli studenti per valutare la loro preparazione teorica. Prima di partire, quindi, avevo trascorso lunghe giornate a ripassare il syllabus 4 stelle, ad elaborare domande comprensibili sia in inglese che in italiano e, non ultimo, a studiare le correnti di marea che interessano l'isola. Derek ha scritto una guida sulla sua isola, per facilitare la vita dei tanti canoisti che ci vivono o che ci vanno in vacanza, ma solo passando qualche giorno sul posto si riesce davvero a cogliere la portata del fenomeno. L'isola cambia fisionomia continuamente, ogni sei ore sembra un'isola diversa!

I colori brillanti dell'isola, nonostante la fitta nebbia del primo giorno d'esame
Le spiagge di ciottoli policromi, dove sbarcare coi kayak in polietilene non è mai un problema!
L'ingresso del porto di Rozel Bay con la bassa marea (l'alta marea raggiunge la fascia bianca!)
Jersey è infatti conosciuta per essere una delle località europee in cui si registrano le maggiore escursioni di marea: è una piccola isola della Manica situata a circa 20 km dalla Normandia ed è come un sasso in un fiume, solo che la corrente del fiume cambia direzione ogni 6 ore. Quando c'è luna piena, come nel primo fine settimana in cui sono stata lì, la differenza tra bassa e alta marea può raggiungere (e spesso anche superare!) i 10 metri. Su tutti i capi dell'isola si formano correnti di marea che raggiungono i 3-4 nodi e programmare un'escursione giornaliera lungo le sue scogliere rocciose può risultare talvolta estremamente impegnativo.
Io sono stata così fortunata da godere del poderoso spettacolo delle maree sia da terra che dal kayak: Trudy, la compagna di Derek e la titolare di Jersey Walk Adventure, mi ha accompagnata nel suo giorno di riposo in una lunga passeggiata sul fondo del mare per raggiungere la Seymour Tower, dove poi sono tornata con l'alta marea grazie alla guida esperta di Derek, pagaiando tra quell'intricata rete di canaletti e piscine naturali e scogli affioranti e fondali sabbiosi scolpiti di rippol e ricchi di vita marina come mai mi sarei aspettata! Si cammina per davvero sui fondali marini!
L'esperienza da sola, anzi abbinata, passeggiata e pagaiata, vale davvero il viaggio a Jersey!

Trudy, la mia eccezionale guida fino a quel piccolo puntino là in fondo (e ritorno)
La Seymour Tower, raggiunta dopo una passeggiata sul fondo del mare di circa 2 ore!
Qualche giorno dopo, con l'alta marea, Derek ci ha fatto arrivare alla Seymour Tower in kayak!
Appena atterrata nel piccolo aeroporto di Saint Peter, alle porte della capitale Saint Helier, ho trovato Derek ad attendermi con un inconfondibile fiorino giallo ricoperto di kayak, gialli pure quelli. Siamo andati a cena al pub vicino casa, in attesa dell'arrivo di Phil Hadley, il secondo insegnante delle due giornate di esame 4 stelle. L'aereo su cui viaggiava Phil, però, non è atterrato all'ora prevista, a causa della fitta nebbia che ha avvolto l'isola: il volo è stato dirottato sulla vicina isola di Guernsey ed il povero Phil ha dovuto attendere l'unico traghetto del pomeriggio per raggiungerci a Jersey. Una piccola odissea che ha riempito di coloriti aneddoti la seconda serata trascorsa nello stesso pub. E che mi ha offerto anche un'insperata occasione di rivestire il ruolo di "second assessor" per una parte dell'esame. Ho così potuto valutare la preparazione degli aspiranti "leader 4 stelle" anche sul piano della conduzione del gruppo, della capacità di gestione degli incidenti, della dimestichezza con i traini, gli sbarchi sulle rocce e la riparazione dell'imbarcazione. E' stato molto formativo!

Giuseppe attento a non perdere neanche una parola delle spiegazioni di Derek
Lo spettacolo naturale del Blow-hole ad est di Bouley Bay 
Come dopo ogni viaggio che si rispetti, sono tornata a casa carica di ricordi del posto!
La presenza di diversi "mock students" ha reso la prova d'esame quanto mai veritiera e tutti i partecipanti sono stati coinvolti in ognuna delle attività previste dal syllabus (competenza tecnica, di leadership, di navigazione e di teoria). E' stato molto interessante assistere ai "feedback" forniti a fine giornata, tutti molto costruttivi, anche quando evidenziavano carenze o errori dei candidati. Mi chiedo sempre da dove derivi la facilità degli inglesi di parlare con tanta schiettezza, con tono diretto e franco, senza troppi giri di parole, andando dritti al punto senza perdersi in fronzoli...
E' una delle tantissime cose che ho imparato durante la settimana trascorsa a Jersey.
Le altre riguardano non soltanto il kayak, il syllabus, il portfolio, il percorso da 4 Star Provider e le straordinarie maree dell'isola, ma anche le tradizioni locali, le attrazioni turistiche e le specialità culinarie del luogo (le ostriche in primis, ma anche le alghe fresche raccolte durante la "Moon walk": per la prima volta posso dire di avere mangiato bene, ma bene davvero, in un paese inglese!).
Per parlare di tutto questo mi ci vorrebbe un altro post, ma ho già deciso che tanto ci ritorno presto, a Jersey: qualcuno vuole venirci con me e Mauro?!?

01 febbraio 2016

Coincidenze sul Lago d'Orta

L'altra domenica, il 24 gennaio, Mauro, Andrea e Gianni decidevano di cambiare destinazione e di andare a pagaiare sul piccolo e bellissimo Lago d'Orta. Mentre loro rientravano dal giro, io incontravo Phil Hadley e Derek Hairon in un pub dell'isola di Jersey, dove ho trascorso un'intera settimana per seguire corsi ed esami 4* BCU per il mio tirocinio da 4* Provider (di cui presto parlerò!).
Durante la cena, Derek mi ha invitato ad aprire il vecchio libro esposto sulla mensola alle mie spalle, quello che lui di solito legge quando riceve la visita di insegnanti stranieri, un curioso volume degli anni passati sui popoli del mondo: il primo capitolo era dedicato all'Italia e la prima fotografia era proprio quella dell'isola di San Giulio, nel cuore del Lago d'Orta!

Andrea and Gianni looking at Saint Giulio Island!
Our favourite little spot for the lunch break
On the way back...
The past Sunday, last January 24th, Mauro, Andrea and Gianni decided to move to a different destination to go kayaking in the small and beautiful Orta lake, in the North East part of Italy. While they were coming back home, I was meeting Phil Hadley and Derek Hairon in a local pub in Jersey Island (where I've spent last week co-delivering 4* training and assessment for my 4* Provider process - I will also talk about that soon!).
During the dinner, Derek has invited me to oper one of the old books he usually read when some coaches coming from abroad, a curious book about peoples around the world: the first chapter was dedicated to Italy and the first picture was about the little Saint Giulio Island, in the hearth of Orta lake!